Behandlung von Essstörungen

Behandlung von Essstörungen

Freitag, 29. März 2013

Essstörungen überwinden


Niemand hat gesagt, dass es einfach ist! ... Aber alles ist möglich...

Guarire dai disturbi alimentari


Nessuno ha detto che sia semplice... Ma tutto é possibile...

Frohe Ostern

 Ich wünsche euch schöne Feiertage  ;-)
Auguri di buona Pasqua! L´Elbe ha sempre il suo fascino, indipendentemente dal tempo ;-)

Montag, 25. März 2013

Profilassi


...I nostri figli. Non sono "NOSTRI"...

I bambini dovrebbero ricevere due cose dai loro genitori: " Radici e ali" ( Johann Wolfgang von Goethe)

Samstag, 23. März 2013

Die Wahrheit tut weh.. Weißt du es?


Die Bewusstmachung von inneren Konflikten und die Auseinandersetzung mit der Realität und deren Probleme sind von schmerzlichem Inhalt.

 Bei der Analyse der Krankheit sollte man den Betroffenen auf das Auftauchen verschiedener Gefühle vorbereiten.
Betroffene haben in diesem Stadium natürlich das Recht, sich zu beschützen indem sie sich von der Erkrankung nicht trennen wollen.
Wer begibt sich freiwillig auf einen Weg der wehtut? Kein normaler Mensch will leiden. Darum ist die therapeutische Begleitung in dieser Phase äußerst wichtig, um dem Klienten zu helfen, seine Gefühle zu steuern und zu dämpfen.
Die Wahrheit tut weh. Betroffene lernen die Realität anzunehmen, wie sie ist. Vor allem lernen sie, dass was ist, ist und was nicht ist, ist nicht. Essgestörte neigen zum Verleugnen der Erkrankung und Verzerrung der Realität. Ich sage ihnen den Satz: " Wenn etwas wahr ist, wird es nicht weniger wahr, indem ich es leugne."
So fordere ich sie auf, die Realität zu überprüfen, auf ihre innere Stimme zu hören, anstatt den Vorschriften der Erkrankung zu folgen. All das wird durch den Aufbau von Ressourcen realisiert. Essgestörte müssen nicht unbedingt ihre Vergangenheit verstehen, um ihre Erkrankung zu überwinden. Weder Verstehen noch die Psychoanalyse ändern die Erkrankung. Manche Patienten wissen schon warum sich die Erkrankung bei Ihnen entwickelt hat. Aber sie sind trotzdem krank und wissen nicht, wie sie aus der Erkrankung herauskommen können. In der Realität muss zuerst an den Symptomen gearbeitet werden um danach ein neues Leben aufzubauen mit dem Ziel die schmerzhaften Erlebnisse ihrer Vergangenheit zu bewältigen.

Libertá


"Chi rinuncia alla libertá per raggiungere la sicurezza, le perderá entrambe" (Benjamin Franklin)

La "sicurezza" te la da la malattia, che determina la tua vita proteggendoti e  rendendoti schiavo.
La libertá invece la si ha, quando si fanno dei cambiamenti.
Libero é chi nella vita  riesce ad osare, invece di cercare sempre e soltanto la sicurezza.

Montag, 18. März 2013

Freiheit leben


Wer die Freiheit aufgibt, um Sicherheit zu gewinnen, wird am Ende beides verlieren.
Benjamin Franklin (1706-1790)

...Vor 10 Jahren hätte ich mir nicht gedacht, dass ich mein Leben radikal geändert hätte.
Aber ich habe mir zugetraut und bin auf  Veränderungen eingegangen. Hamburg war das Beste, das mir passieren könnte. Ich brauchte eine freie Stadt,ein anderes Umfeld und ganz andere Menschen um meinen Traum zu verwirklichen... ;-)
Daniela

Sonntag, 17. März 2013

Bewusst leben


Die Regulierung von Gefühlen ist  "Bestandteil" der Therapie. Betroffene lernen bewusst zu leben. Was heißt bewusst leben? Gezielt zwischen Tatsachen, Interpretationen und Emotionen zu unterscheiden. Wenn dies den Betroffenen nicht bewusst wird, neigen sie dazu, ihre Gefühle als die Stimme der Realität zu behandeln, was katastrophale Folgen haben kann.Um bewusst zu leben, müssen wir empfänglich für diese Unterscheidungen sein: was wir wahrnehmen, wie wir das Wahrgenommene interpretieren und was wir in diesem Zusammenhang fühlen. All das lässt sich in kleinen Schritten üben.

Mittwoch, 13. März 2013

Wille und Eigensinn

Gewinner sind diejenige, die nicht aufgeben.

Samstag, 2. März 2013

Seminario 2013: Terapia dei disturbi alimentari


Cosa non voglio vedere... perché mi fa male?


L´interpretazione della realtá , i sentimenti e i pensieri scaturiti da essa sono temi che non possono essere trattati in una pagina di blog, per la loro complessitá. Altrimenti viene fuori un libro.
Un accenno lo trovate nella prima parte. Nel seminario estivo verrá trattato l´argomento dettagliatamente e con i rispettivi esercizi:
                                                    SENSO di responsabilitá
- Sono veramente pronto a fare questo passo? O é l´ennesima terapia che inizio e dopo un pó smetto, perché sento di non farcela? Tutti i terapeuti incontrati finora non capivano niente. È vero?!!! O dipende semplicemente da me? Sono pronto a prendermi le responsabilitá per un cambiamento?!
- Cosa significa cambiare? Cosa perdo, cosa ottengo?
                                                       LAVORO al sintomo
1) ABC Modell della cognitivo comportamentale
2) Accenno a  Paul Watzlawick e a Nathaniel Branden
3) Come distinguere la soggettivitá dall´oggettivitá
4) Caso del disturbo alimentare: Conseguenze dei pensieri distorti e sentimenti causati da essi. Come correggerli?
5) Esercizi tratti dalla cognitivo comportamentale e dalla terapia del corpo. Lavoro alla percezione distorta del proprio corpo.
6) Accenni ai piani alimentari e lavoro" ai cibi pericolosi e vietati".
7) Ricompense. Cosa sono? E quando vengono utilizzate?
8) Punizioni?!In clinica vengono spesso utilizzate, ha senso inserirle in un piano terapeutico? Secondo me no, ma é un´opinione nata dalla mia esperienza.  Ma c´é chi le usa e ne trae vantaggio, soprattutto quando lavora con il Borderline.
9) Crisi, suicidio, come reagire? Cosa puó fare uno psicoterapeuta, ma anche la persona colpita?
10) Lavoro alle emozioni e Stabilisierung: come stabilizzare un cliente? Il cliente impara a prendersi cura di se stesso, proteggendosi da una ricaduta.
IMPORTANTISSIMO: Se c´é comorbiditá bisogna prenderla in considerazione. Un disturbo alimentare é quasi sempre accompagnato da altri disturbi o malattie.
                                                     LAVORO alla personalitá
11)  Lavoro ai temi importanti, temi individuali, lavoro a un trauma, lavoro al passato ( quest´ultimo solo se é un tema)
12)  Costruzione del futuro, reinserimento nella societá (studio o lavoro), costruzione dei rapporti interpersonali, reinserimento nell´ambiente familiare. Lavoro con le risorse aumentando la resilienza del cliente.
                                                      FINE  della terapia

13) Riduzione delle ore e programma dei successivi controlli che vengono stabiliti di comune accordo con il terapeuta.
 
14) IMPORTANTISSIMO: Sviluppo della propria personalitá e aumento dell´indipendenza. Una terapia non deve mai rendere il paziente dipendente. Il paziente deve usufruire di essa, solo quando ne ha bisogno. la terapia deve avere prima o poi una fine, rafforzare il cliente lá dove lui é debole e prepararlo a riuscire ad affrontare la vita da solo.