Behandlung von Essstörungen

Behandlung von Essstörungen

Samstag, 31. August 2013

Worte, die uns verletzen


"Die Worte, mit denen dich jemand verletzt, haben mit seiner Biographie zu tun, nicht mit deiner". (Daniela)

Alle unsere Gefühle

 
Alle unsere Gefühle, in denen wir die Freuden und Leiden einer wirklichen Person miterleben, kommen auch nur durch ein Bild zustande, das wir uns von diesem Glück oder Mißgeschick machen.

(Auf der Suche nach der verlorenen Zeit) Marcel Proust












 

Freitag, 30. August 2013

Nuovo ambiente, nuovo inizio, sentimenti nuovi


Per le persone colpite l´isolamento é stato per anni una condizione scelta da loro involontariamente. La malattia gli ha portato via tutto e quasi tutte hanno subito una regressione. Dopo la guarigione é importante dare loro la possibilitá di recuperare il tempo "perduto" e ripetere esperienze importanti per la crescita personale. Mi accorgo come il lavoro terapeutico nell´ultima fase della terapia sia fondamentale a sostenere l´autonomia della persona colpita, per regalarle un nuovo "inizio". Le attivitá praticate  e gli interessi coltivati prima della malattia possono rappresentare un punto di partenza, per cominciare di nuovo, da dove si era rimasti.Naturalmente dovrebbero avere spazio anche nuove esperienze, ma mi rendo conto che all´inizio é difficile per il cliente aprirsi al nuovo. Non dobbiamo dimenticarci che nella maggior parte dei casi la persona colpita ha vissuto  la malattia per lungo tempo, dimenticando cosí la vita reale. Il reinserimento va fatto in maniera graduale, partendo dalla scelta di un ambiente, in cui la persona colpita ha trovato geograficamente e interiormente (al livello emozionale) il suo posto. Un ambiente fatto di falsitá e una comunicazione ambivalente non agevolano la guarigione. Le persone con i disturbi alimentari  hanno vissuto i sentimenti in maniera ambivalente e un tema comune é il tema "vicinanza e distanza". Devono imparare a instaurare una relazione con le altre persone non secondo la dicotomia "simbiosi-indipendenza" ma imparando a scegliere una via di mezzo. Si puó imparare a gestire tutte le emozioni senza doverle necessariamente dividere in "buone o cattive". Si puó amare qualcuno anche se non ci si attacca in maniera morbosa a lui e se si é indipendenti non significa perderlo o sentirsi abbandonati. Il modello comportamentale della simbiosi-indipendenza ha radici molto profonde. La persona colpita conosce dalla sua biografia solo questo modo di amare e l´ambiguitá nell´esprimere i sentimenti. Il sentimento di sentirsi amati e quello di non sentirsi amati si alternano sempre, costringendola a interpretare la realtá secondo schemi molto rigidi. Il modello comportamentale appena descritto non é solo riscontrabile nelle persone colpite dai disturbi alimentari, ma é presente anche nel disturbo della personalitá borderline. Un nuovo ambiente dá la possiblitá alla persona di creare nuovi rapporti e di conoscere persone, con le quali lei é in grado di fare un´esperienza diversa. Le emozioni sono varie, ognuna puó ricevere un posto nel nostro cuore e non é necessario dividerle in buone o cattive. Quando qualcuno ci ama riceviamo dalla vita  un bellissimo dono, non tutti possono e devono amarci e se qualcuno non ci ama,questo non deve avere niente a che fare con la nostra autostima e l´amore verso noi stessi.

Montag, 19. August 2013

Neue Wege gehen



Wir denken gerne an die Vergangenheit, fürchten uns vor der Zukunft und vergessen dabei oft ganz einfach zu leben.
Man muss immer etwas Neues machen, um etwas Neues zu sehen.
Georg Christoph Lichtenberg (1742-1799)

Sonntag, 18. August 2013

Spazio a tutte le emozioni


"Impariamo a gestire le nostre emozioni, senza negarle o eliminarle, semplicemente accogliendole!"(Daniela)

Reales Leben oder Leben mit der Erkrankung?!

 
 " Gebt mir bitte einen Traum, in dem ich leben kann, weil die Realität mich gerade zerstört". So lauten oft die Sätze der Betroffenen, die sich gerade von ihrer Erkrankung verabschieden".

Der Mensch strebt stets nach "Mehr" und hat oft Schwierigkeiten im Hier und Jetzt zu leben. Wir können schwierige Gefühle  besser ertragen, wenn wir bereit sind, das Leben anzunehmen, wie es ist. Annahme ist ein Geschenk für die Seele und unterstützt uns, wenn wir Folgendes denken: "Wir sind wertvoll, wir haben das Recht glücklich zu sein und unser Leben zu beeinflussen und zu gestalten, wie wir uns wünschen. Aber wir müssen auch mit Enttäuschungen und Veränderungen rechnen, die zum Leben gehören. Wir können im Leben nicht alles steuern und viele Dinge, können sich ganz schnell ändern. Beispiele dafür sind Schicksalsschläge oder Ereignisse, die wir nicht beeinflussen können. Wenn wir das reale Leben spüren wollen, müssen wir auch bereit sein dem Schmerz zu begegnen. Wir können nicht nur Freude erfahren. Es geht nicht!
Das Leben ohne Essstörungen besteht aus allen Gefühlen. Es ist nicht perfekt und ist trotzdem schön, weil das echte Leben uns nicht betrügt".

Mittwoch, 14. August 2013

Da Domani...


Nei disturbi alimentari dire a se stessi: "Da domani smetto..." significa non cambiare MAI...!
Il cambiamento avviene nel presente e puó essere fatto, anche quando  si ha paura, perché di paura non é mai morto nessuno. (Daniela)

Dienstag, 13. August 2013

Il ruolo dei fratelli e delle sorelle

I figli non sono tutti uguali. Ogni individuo é unico e nella sua unicitá ha il diritto di essere cosí come é (Daniela)

I disturbi alimentari si trattano sempre non perdendo di vista il sistema, in cui la persona colpita é cresciuta. Ci sono migliaia di libri dedicati al ruolo dei genitori, in particolare del rapporto tra madre e figlia, ma spesso mi domando: "Dove restano i fratelli e le sorelle delle persone colpite?!".  Anche se il loro ruolo nelle letterature non viene quasi mai menzionato, anche loro fanno parte del sistema familiare e danno un enorme contributo, per creare un  quadro completo ai fini di una terapia migliore.
Partendo dal presupposto che i figli non siano tutti uguali, perché ogni individuo é unico e prendendo in considerazione  invece le affermazioni dei genitori, che  illudendo se stessi e i loro figli spesso dicono il contrario e cioé che per loro i figli sono tutti uguali,
riusciremo a fare un passo avanti e ad analizzare la realtá e la sua imperfezione, senza negarla, condannarla o criticarla, semplicemente analizzandola, cosí come é. Questo sará il presupposto per imparare ad accettarla, senza giudicare e condannare nessuno. La guarigione dai disturbi alimentari per le persone colpite non rappresenta soltanto la riappacificazione con se stesse, ma anche con tutto quello che é stato, cercando di prendere il meglio da questa esperienza, per poterla piú tardi trasmettere ai loro figli.
Chi sono questi fratelli o sorelle? Sono perlopiú i figli degli stessi genitori, a volte piú grandi o piú piccoli di noi, a volte modelli da seguire, a volte da evitare, perché durante l´infanzia o ci picchiano,  o ci abbracciano o ci tolgono l´attenzione dei nostri genitori, o ci proteggono da loro e dagli estranei.
Le persone colpite mi raccontano spesso di incomprensioni, di gelosie e litigi con i loro fratelli, a causa dei genitori, che non sono riusciti a essere equi, ma mi parlano altrettanto di relazioni serene, esperienze estremamente positive con i loro fratelli, in cui  si sono sentite protette e profondamente capite.
Non mi soffermo mai a trovare un capro espiatorio, perché non serve a nulla, il lavoro é centrato come sempre sulle risorse e non sulle mancanze. Le persone colpite imparano dapprima a soffermarsi sui vantaggi, piuttosto che sulle mancanze e scoprono come in certi casi siano stati fortunati a non essere figli unici. Perché?
"Perché hanno imparato nella vita a dividere qualcosa con gli altri. Noi siamo animali sociali e che ci piaccia o no, dobbiamo imparare a convivere in una comunitá, anche con le persone che non sono adatte a noi" Per quanto riguarda i soprusi  subiti, nessuno ha detto che siano giusti e che si debbano fare, ma la persona colpita, puó rielaborarli, solo se dá spazio a tutti i suoi sentimenti, li accetta come tali e riesce a dare delle risposte alla sua delusione e rabbia. Spesso il percorso finale, rappresenta una vera liberazione fatta di presa di coscienza e di perdono. Il perdono avviene dopo la presa di coscienza della realtá. La persona colpita non si lascia piú ingannare dai suoi ideali e da ció che le manca, ma riesce alla fine ad accettare l´imperfezione di questa realtá e gli errori commessi da altri. La risposta suona come : " È vero! Sono stato ferito, la mia famiglia e miei fratelli hanno contribuito ad aumentare questo dolore e a volte hanno peggiorato anche la situazione, ma spesso l´hanno fatto inconsapevolmente, perché sono umani e possono sbagliare." Questa é la risposta piú diffusa nei casi in cui le ferite vengano provocate involontariamente. É piú facile perdonare qualcuno, quando ci si rende conto, che non l´ha fatto appositamente. La terapia familiare mira anche alla presa di coscienza di alcuni meccanismi, che prima erano inconsci. Fratelli e sorelle sono e diventano i pezzi preziosi di questo meraviglioso mosaico.

Sonntag, 11. August 2013

Essstörungen sind heilbar

 
 
MUT ZUR VERÄNDERUNG
 
DAS LEICHTERE

Es ist leichter zu denken
als zu fühlen -
leichter, Fehler zu machen,
als das Richtige zu tun....

Es ist leichter zu kritisieren
als zu verstehen -
leichter, Angst zu haben
als Mut.

Es ist leichter zu schlafen
als zu leben -
leichter zu feilschen,
als einfach zu geben.

Es ist leichter zu bleiben,
was man durch die Erkrankung geworden ist,
als zu werden,
was man im Grunde ist. (Das wahre Selbst)...
 Das Leben mit den Essstörungen ist viel einfacher als das Leben ohne Erkrankung. Aber das Leben mit den Essstörungen ist kein echtes Leben. Das reale Leben besteht aus allen Gefühlen... Es gibt Sachen im Leben, die wir für "unrealisierbar" halten. In der Tat sind sie möglich, erst wenn wir an sie glauben und sie verwirklichen wollen. Essstörungen sind  ganz heilbar.

Zu allen Gefühlen stehen!


Stehe zu dir selbst und deinen Gefühlen!

Sonntag, 4. August 2013

Festa estiva

Sonnenweg ringrazia Kulturschloss Wandsbek per la preparazione della festa estiva e la campagna di sensibilizzazione. Le foto a riguardo saranno postate al piú presto, non appena me le invieranno
Buona domenica a tutti, e  ;-)

Samstag, 3. August 2013

Subjektiver Essanfall


Bei allen drei Essstörungen ( Anorexia, Bulimia und Binge) kann mehr oder weniger dieselbe Psychopathologie gefunden werden. Ein Beispiel dafür ist ein Essanfall. Essanfälle sind bei allen drei vorhanden und können in subjektive und objektive Essanfälle unterschieden werden.
Bei einem Essanfall wird innerhalb eines umgrenzten Zeitraums eine objektiv große Menge von Lebensmitteln gegessen. Gleichzeitig besteht ein Gefühl des Kontrollverlustes. Ein Essanfall mit tatsächlich erhöhter Nahrungsmenge ist ein objektiver Essanfall. Bulimie und Binge bestehen aus objektiven Essanfällen. Subjektive Essanfälle sind hingegen Essanfälle, bei denen die Nahrungsmenge im üblichen Bereich ist, aber als groß bewertet wird. Das trifft eher Anorektiker zu. Betroffene sind meist hungrig und versuchen ihren Hunger zu bekämpfen. Wenn sie dabei scheitern und normal essen, fühlen sie sich Versager und denken dass sie einen Essanfall gehabt haben.