Behandlung von Essstörungen

Behandlung von Essstörungen

Sonntag, 28. April 2013

Impossibile da non amare


" Ci sono cose nella vita  impossibili da non amare"...

Freitag, 26. April 2013

Seminare 2013


Hallo ihr alle,
die beiden Kurse über die Essstörungen werden im September 2013 in Hamburg vom Kulturschloss Wandsbek angeboten. Weitere Informationen  werden später bekannt gegeben.
Liebe Grüße
Daniela

Ciao a tutti/e,

i due corsi sui disturbi alimentari si terranno ad Amburgo a settembre. In Italia é programmato in estate un seminario sullo stesso tema, luogo e data seguiranno.
Carissimi saluti
Daniela

Deine Richtung bestimmen


"Wenn man bereit ist, etwas abzuschließen, können sich neue Horizonte eröffnen."
Daniela

Determinare la tua direzione


"Quando si é pronti a chiudere qualcosa, esiste la possibilitá di approdare verso nuovi orizzonti".
Daniela

Mittwoch, 24. April 2013

Annahme oder Ablehnung

Essstörungen lassen sich durch bestimmte Denk und Verhaltensmuster beschreiben. Typisch ist die Dichotomie: „Entweder/oder“.Ich bemerke bei der Behandlung von Betroffenen, dass sich einige Themen ständig wiederholen wissend, dass dies spezifische Merkmale für die Erkrankung sind. Beispiele dafür sind die Begriffe wie Akzeptanz und Ablehnung. Es spielt keine Rolle in welcher Situation diese Begriffe auftauchen. Interessant ist, dass diese eine Grundproblematik darstellen, die jeden Lebensbereich des Betroffenen umfassen, wie die Beziehung zu sich selbst und zu den anderen, Selbstwahrnehmung und Realitätsverfassung usw. In der Regel projektieren Essgestörte ihr Unbehagen auf Essen und Körperlichkeit, so dass sie etwas annehmen oder ablehnen, unabhängig davon, wie die Realität aussieht. Merkwürdige Gewohnheiten werden zu Maßstäben und sind natürlich keinen verlässlichen Parameter um die Wirklichkeit zu beschreiben bzw. zu bewerten. Konkrete Beispiele finde ich vor dem Umsetzen eines Essensplanes und während der Arbeit an gefährlicher und verbotener Nahrung. Betroffene messen die Realität eher durch ihre Gefühl, innere Überzeugungen und verzerrte Gedanken. Einige können z.B. Brot mit Aufschnitt und Käse aber kein Gemüse oder nur kurze Nudeln und keine Spaghetti essen, obwohl es sich bei letzteren um dieselbe Nahrung  handelt. Andere essen nur nach bestimmten Sinneswahrnehmungen wie z.B. Farben. Kalorienhaltige Produkte werden oft vermieden oder für die Essanfälle gebraucht. In vielen Fällen erhalten sie den Vorzug gegenüber kalorienarmen Speisen. Es handelt sich hier um nichts anderes als  Annahme und Ablehnung. Was bedeutet bei Essstörungen etwas Annehmen?! Die Betroffenen akzeptieren eine Speise ohne Angst oder Verbote. Das heißt, sie essen sie gerne und können sogar den Geschmack daran finden. Was bedeutet hingegen im Leben etwas annehmen?! Menschen nehmen die Realität an wie sie ist, ohne sie zu leugnen.Ich sage oft zu meinen Klienten: „ Etwas annehmen, bedeutet nicht, dass es uns unbedingt gefallen muss. Wir nehmen etwas an, indem wir die Tatsache nicht leugnen. In Bezug auf  Essstörungen kann man trotzdem etwas essen, das uns nicht besonders schmeckt, ohne Angst davor zu haben. Vielleicht wird diese Speise nie unsere Lieblingsspeise werden. Aber wir können sie trotzdem essen“.Ein Essensplan stellt für viele Betroffene ein Hindernis dar.  Er muss euch nicht unbedingt gefallen. Aber er ist eine Tatsache, durch die wir unsere unbewussten inneren Konflikte und Ängste wahrnehmen können. Wenn wir ihn ablehnen, schieben wir das Problem weg und bleiben in dem goldenen Labyrinth der Erkrankung. Essstörungen zu überwinden bedeutet die Realität zu erkennen und sie anzunehmen, wie sie ist.


Samstag, 20. April 2013

Accettazione e rifiuto



Nei disturbi alimentari si riscontrano temi cosiddetti comuni associabili a tutti i pazienti. Un esempio sono la dicotomia nel modo di pensare e il seguente modello: "accettare o rifiutare". Questo modello é riconducibile a tutte le sfere della vita, dal rapporto con se stessi alla relazione con gli altri fino alla percezione di se stessi e della realtá. Generalmente le persone colpite proiettono il loro disagio su cibo e corpo e il tema accettazione é presente sia prima del piano alimentare sia durante il lavoro ai cibi cosiddetti "pericolosi e vietati". Susseguono bizzarri modi di pensare e abitudini molto insolite. I sentimenti scaturiti nell´anima di un´anoressica diventano i parametri per misurare e descrivere la realtá. Esempi concreti sono paradossalmente l´accettazione di un cibo calorico rispetto a uno meno calorico. Alcune accettano per esempio di mangiare un panino con il formaggio, mentre hanno eliminato le verdure, oppure mangiano solo la pasta corta e non riescono a consumare gli spaghetti. Altre mangiano addirittura associando i colori dei cibi, sempre secondo  gli stessi colori. Queste abitudini alimentari e la componente ossessivo compulsiva non hanno nulla a che fare con la divisione dei cibi in magri e grassi, ma sono in correlazione con il tema "accettazione e rifiuto". Bisogna peró anche precisare che spesso quasi tutte le persone colpite tendono a evitare i cibi molto calorici o a consumarli solo in caso di abbuffate.
Ma cosa significa accettare qualcosa nei disturbi alimentari? Significa mangiare un cibo senza avere paura di esso e gustandone il sapore.
E cosa significa invece accettare qualcosa nella vita? Significa essere in grado di percepire la realtá cosí come é, senza negarla.
Accettazione non significa che una cosa deve piacerci per forza, accettazione significa rispettare un dato di fatto, senza negarlo.  Questo concetto puó essere adattato anche ai disturbi alimentari. Io dico sempre ai miei clienti: " Tu puoi accettare di mangiare una cosa, anche se non ti piace particolarmente. Forse questa cosa non diventerá mai il tuo cibo preferito, ma nonostante tutto puoi mangiarla lo stesso senza averne paura, liberandoti dalla tua prigione".
Superare i disturbi alimentari significa soprattutto non negare la realtá, percepirla e rendersi conto invece delle proprie strategie, per spostare un problema altrove, senza volerlo vedere. Noi utilizziamo nella quotidianitá migliaia di meccanismi di difesa, per proteggerci dal mondo e quel meccanismo utilizzato dalle persone con i disturbi alimentari di riversare il dolore sul cibo é l´ esempio piú eclatante che ci dimostra, come l´essere umano é "economico" cercando da solo con le strategie che ha a disposizione di alleviare un dolore.

Freitag, 12. April 2013

Gefühle



...Gefühle wollen "gefühlt" werden...Die Essstörungen "erlauben" es dir NICHT!
Daniela

Sentimenti



I sentimenti vogliono essere provati. I disturbi alimentari invece non te lo permettono.
Daniela