Behandlung von Essstörungen

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Samstag, 20. April 2013

Accettazione e rifiuto



Nei disturbi alimentari si riscontrano temi cosiddetti comuni associabili a tutti i pazienti. Un esempio sono la dicotomia nel modo di pensare e il seguente modello: "accettare o rifiutare". Questo modello é riconducibile a tutte le sfere della vita, dal rapporto con se stessi alla relazione con gli altri fino alla percezione di se stessi e della realtá. Generalmente le persone colpite proiettono il loro disagio su cibo e corpo e il tema accettazione é presente sia prima del piano alimentare sia durante il lavoro ai cibi cosiddetti "pericolosi e vietati". Susseguono bizzarri modi di pensare e abitudini molto insolite. I sentimenti scaturiti nell´anima di un´anoressica diventano i parametri per misurare e descrivere la realtá. Esempi concreti sono paradossalmente l´accettazione di un cibo calorico rispetto a uno meno calorico. Alcune accettano per esempio di mangiare un panino con il formaggio, mentre hanno eliminato le verdure, oppure mangiano solo la pasta corta e non riescono a consumare gli spaghetti. Altre mangiano addirittura associando i colori dei cibi, sempre secondo  gli stessi colori. Queste abitudini alimentari e la componente ossessivo compulsiva non hanno nulla a che fare con la divisione dei cibi in magri e grassi, ma sono in correlazione con il tema "accettazione e rifiuto". Bisogna peró anche precisare che spesso quasi tutte le persone colpite tendono a evitare i cibi molto calorici o a consumarli solo in caso di abbuffate.
Ma cosa significa accettare qualcosa nei disturbi alimentari? Significa mangiare un cibo senza avere paura di esso e gustandone il sapore.
E cosa significa invece accettare qualcosa nella vita? Significa essere in grado di percepire la realtá cosí come é, senza negarla.
Accettazione non significa che una cosa deve piacerci per forza, accettazione significa rispettare un dato di fatto, senza negarlo.  Questo concetto puó essere adattato anche ai disturbi alimentari. Io dico sempre ai miei clienti: " Tu puoi accettare di mangiare una cosa, anche se non ti piace particolarmente. Forse questa cosa non diventerá mai il tuo cibo preferito, ma nonostante tutto puoi mangiarla lo stesso senza averne paura, liberandoti dalla tua prigione".
Superare i disturbi alimentari significa soprattutto non negare la realtá, percepirla e rendersi conto invece delle proprie strategie, per spostare un problema altrove, senza volerlo vedere. Noi utilizziamo nella quotidianitá migliaia di meccanismi di difesa, per proteggerci dal mondo e quel meccanismo utilizzato dalle persone con i disturbi alimentari di riversare il dolore sul cibo é l´ esempio piú eclatante che ci dimostra, come l´essere umano é "economico" cercando da solo con le strategie che ha a disposizione di alleviare un dolore.

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