Behandlung von Essstörungen

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Samstag, 2. März 2013

Seminario 2013: Terapia dei disturbi alimentari


Cosa non voglio vedere... perché mi fa male?


L´interpretazione della realtá , i sentimenti e i pensieri scaturiti da essa sono temi che non possono essere trattati in una pagina di blog, per la loro complessitá. Altrimenti viene fuori un libro.
Un accenno lo trovate nella prima parte. Nel seminario estivo verrá trattato l´argomento dettagliatamente e con i rispettivi esercizi:
                                                    SENSO di responsabilitá
- Sono veramente pronto a fare questo passo? O é l´ennesima terapia che inizio e dopo un pó smetto, perché sento di non farcela? Tutti i terapeuti incontrati finora non capivano niente. È vero?!!! O dipende semplicemente da me? Sono pronto a prendermi le responsabilitá per un cambiamento?!
- Cosa significa cambiare? Cosa perdo, cosa ottengo?
                                                       LAVORO al sintomo
1) ABC Modell della cognitivo comportamentale
2) Accenno a  Paul Watzlawick e a Nathaniel Branden
3) Come distinguere la soggettivitá dall´oggettivitá
4) Caso del disturbo alimentare: Conseguenze dei pensieri distorti e sentimenti causati da essi. Come correggerli?
5) Esercizi tratti dalla cognitivo comportamentale e dalla terapia del corpo. Lavoro alla percezione distorta del proprio corpo.
6) Accenni ai piani alimentari e lavoro" ai cibi pericolosi e vietati".
7) Ricompense. Cosa sono? E quando vengono utilizzate?
8) Punizioni?!In clinica vengono spesso utilizzate, ha senso inserirle in un piano terapeutico? Secondo me no, ma é un´opinione nata dalla mia esperienza.  Ma c´é chi le usa e ne trae vantaggio, soprattutto quando lavora con il Borderline.
9) Crisi, suicidio, come reagire? Cosa puó fare uno psicoterapeuta, ma anche la persona colpita?
10) Lavoro alle emozioni e Stabilisierung: come stabilizzare un cliente? Il cliente impara a prendersi cura di se stesso, proteggendosi da una ricaduta.
IMPORTANTISSIMO: Se c´é comorbiditá bisogna prenderla in considerazione. Un disturbo alimentare é quasi sempre accompagnato da altri disturbi o malattie.
                                                     LAVORO alla personalitá
11)  Lavoro ai temi importanti, temi individuali, lavoro a un trauma, lavoro al passato ( quest´ultimo solo se é un tema)
12)  Costruzione del futuro, reinserimento nella societá (studio o lavoro), costruzione dei rapporti interpersonali, reinserimento nell´ambiente familiare. Lavoro con le risorse aumentando la resilienza del cliente.
                                                      FINE  della terapia

13) Riduzione delle ore e programma dei successivi controlli che vengono stabiliti di comune accordo con il terapeuta.
 
14) IMPORTANTISSIMO: Sviluppo della propria personalitá e aumento dell´indipendenza. Una terapia non deve mai rendere il paziente dipendente. Il paziente deve usufruire di essa, solo quando ne ha bisogno. la terapia deve avere prima o poi una fine, rafforzare il cliente lá dove lui é debole e prepararlo a riuscire ad affrontare la vita da solo.

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