Behandlung von Essstörungen

Behandlung von Essstörungen

Dienstag, 6. Januar 2015

Rigiditá o comprensione?!

"Ogni persona ha una storia che spiega, perché si é diventati cosí" (Daniela)




Negli incontri sui disturbi alimantari si assiste spesso a scontri accesi tra gli esperti, che hanno opinioni divergenti. Cosí il team in genere si spacca a metá: da una parte ci sono i cosiddetti sostenitori di una terapia  basata sull´accettazione, comprensione , e tollerenza, che io scherzosamente nomino "la terapia dell´asilo", perché mira a trattare il paziente come un bambino, con le sue debolezze, il suo istinto e la comprensione per la drammaticitá del suo vissuto. Dall´altra parte invece, ci sono i sostenitori di una linea piú rigida fatta di limiti, chiare strutture e severitá, per poter permettere al paziente di crescere e ritrovare la sua identitá. Io in genere non mi schiero da nessuna parte, perché nel mio concetto non esiste "il paziente con il disturbo alimentare", ma una PERSONA, che attraverso quei sintomi sta chiedendo aiuto. Ogni persona é unica e come tale ha bisogno di una terapia individuale.  
L´errore che gli esperti spesso fanno é quello di continuare a ragionare con la testa di una persona non malata. La maggior parte dei terapeuti devono rendersi conto che una persona colpita non puó ragionare come una persona che non ha vissuto la malattia, perché la dinamica della malattia é talmente complessa, che anche la persona colpita fa fatica a capire, cosa le sta succedendo e perché si comporta in un certo modo. Un passo importante é invece la motivazione del paziente e la sua volontá, che lo vede disposto a prendersi le sue responsabilitá. Sonnenweg parte proprio da qui, per poi proseguire in un percorso, che sará individuale. Un disturbo alimentare é un disagio individuale enorme, che esprime un dolore, che in altri modi non poteva essere espresso ed é per questo che va prima di tutto ascoltato.

Keine Kommentare:

Kommentar veröffentlichen