"Per poter fare dei cambiamenti abbiamo bisogno di una grande sofferenza, é proprio quella che ci dá la spinta,per superare le paure che ci trattengono dall´agire e non ci permettono un cambiamento. Vivere con la malattia dá sicurezza ed é per questo che non é facile uscirne. Nei disturbi alimentari si arriva prima o poi ad un punto, in cui si dice: "Adesso basta, non si puó piú andare avanti cosí,.."Utilizzate questo momento critico e pieno di disperazione, per capire dove siete e in quale direzione vorreste andare. La ricerca di aiuto é il primo passo verso una vita piú vera .Le persone che ti accompagneranno avranno un ruolo sicuramente importante, ma secondario. Tu sei quello,che ha in mano la situazione e impara a fidarsi di se stesso, scegliendo consapevolmente ogni giorno, se continuare a vivere con un disturbo alimentare o liberarsene .Ricordati, che una terapia bisogna viverla, ma non subirla. La terapia ha una funzione: mettere a disposizione delle tecniche terapeutiche, che aumentino la tua resilienza, per renderti autonomo. Il lavoro piú impegnativo lo fai tu , perché nessun altro al di fuori di te, puó prendersi le responsabilitá della tua vita e delle tue scelte. Il successo di una terapia é dovuto anche dal tuo impegno, dalla collaborazione , dal rapporto instaurato con il tuo terapeuta e dalla fiducia, che nutri nei suoi confronti. Sei tu, che sei al centro della terapia e non il tuo terapeuta. Se questo non avviene e tu non ti senti a tuo agio, hai tutto il diritto di interrompere la terapia e di rivolgerti ad un altro terapeuta. Le persone colpite hanno soprattutto bisogno di SPAZIO" (Daniela)
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